
Perché è importante il vaccino per l'influenza e per chi è consigliato
Con l'arrivo dell'autunno tornano anche le raccomandazioni sui vaccini da parte degli esperti. Vaccinarti ti consente di proteggerti dall'influenza e dai cosiddetti "mali di stagione". Il farmaco permette di prevenire e combattere il contagio aumentando le possibilità di non contrarre la malattia, oltre a rendere più efficace contrastare i sintomi qualora questi si presentassero, evitando anche possibili complicazioni. In alcuni soggetti e pazienti, il vaccino viene fortemente raccomandato. Anziani, bambini, donne in gravidanza e persone affette da malattie croniche, ad esempio, sono sicuramente più esposti a rischi in caso di influenza e per loro il vaccino diventa un elemento fondamentale per proteggersi. Il vaccino antinfluenzale garantisce una buonissima protezione che dura tra i 6 e i 12 mesi e questo spiega il motivo per cui ogni anno deve essere ripetuta la vaccinazione da effettuare tra ottobre e fine novembre.
I vaccini non sono tutti uguali
Attualmente sono disponibili prodotti che contengono "split virus", ossia "virus inattivati fatti a piccoli pezzetti" ed altri che invece sono composti da sub-unità, ovvero da quegli elementi più superficiali del virus, i cosiddetti "antigeni di membrana". A seconda dei diversi antigeni virali isolati dalla rete di sorveglianza mondiale istituita dalla "OMS", ogni anno vengono prodotti vaccini antinfluenzali diversi. L'antigene è la sostanza che ti permette di sviluppare gli anticorpi specifici producendo la risposta immunitaria che ti protegge dal contagio immunizzandoti. Il vaccino antinfluenzale viene somministrato in via intramuscolare per i pazienti età superiore ai 12 anni, mentre per i soggetti di età compresa tra i 2 e i 12 anni è disponibile il vaccino spray.
Chi deve vaccinarsi
Secondo il "Ministero della Salute", il vaccino è fortemente raccomandato se sei un soggetto di età superiore ai 65 anni, se ti trovi (per lavoro o altre ragioni) a contatto con persone anziane, se sei a rischio di complicazioni legate a patologie croniche, se sei incinta o alla ricerca di una gravidanza, se svolgi un lavoro di interesse collettivo che ti porta ad avere numerosi contatti con il pubblico e se operi nel settore socio-sanitario assistenziale (medici, infermieri, personale non sanitario che lavora in cliniche, ospedali, ambulatori, ecc.). Oltre a tutte queste categorie, anche i bambini sono soggetti a cui viene fortemente raccomandato il vaccino, soprattutto se affetti da malattie e patologie sistemiche.
Si sconsiglia invece il vaccino a neonati e bambini di età inferiore ai 2 anni e ai soggetti allergici a proteine dell'uovo ed eccipienti presenti nel farmaco.
L'importanza di vaccinarsi
Se sei un soggetto a rischio, vaccinarti ti consentirà di prevenire l'insorgere di complicazioni anche gravi, riducendo i ricoveri ospedalieri fino all'80%. L'obiettivo principale della campagna vaccinale antinfluenzale è proprio quello di tutelare tutti quei soggetti potenzialmente a rischio perché suscettibili a complicanze derivanti dal contagio. Questo avviene sia proteggendo tali pazienti direttamente (con l'inoculazione del vaccino), sia interrompendo la catena di contagio, ossia somministrando il siero anche a tutte le persone che per un motivo o l'altro potrebbero far "viaggiare" il virus trasmettendolo da un soggetto all'altro.
Attualmente l'efficacia dei vaccini disponibili è di circa l'80-90 % per quanto riguarda la prevenzione della malattia nei giovani, mentre si riduce sensibilmente nella popolazione più anziana abbassandosi fino a circa il 70%.
Quando devi vaccinarti
Il periodo adatto per la vaccinazione antinfluenzale è quello compreso tra ottobre e fine novembre, perché si tratta di quello che precede la diffusione virale. Vaccinarti con molto anticipo, invece, è controproducente dal momento che la copertura interessa un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi, rischiando di non avere sufficiente protezione durante il picco (solitamente tra dicembre e febbraio).
Ogni anno le autorità sanitarie mondiali predispongono le proprie campagne di vaccinazione. In Italia puoi vaccinarti dal tuo medico di famiglia o presso i centri territoriali predisposti alla prevenzione. In alternativa puoi acquistarlo direttamente in farmacia con la somministrazione del tuo medico di base.
I vaccini non sono tutti uguali
Attualmente sono disponibili prodotti che contengono "split virus", ossia "virus inattivati fatti a piccoli pezzetti" ed altri che invece sono composti da sub-unità, ovvero da quegli elementi più superficiali del virus, i cosiddetti "antigeni di membrana". A seconda dei diversi antigeni virali isolati dalla rete di sorveglianza mondiale istituita dalla "OMS", ogni anno vengono prodotti vaccini antinfluenzali diversi. L'antigene è la sostanza che ti permette di sviluppare gli anticorpi specifici producendo la risposta immunitaria che ti protegge dal contagio immunizzandoti. Il vaccino antinfluenzale viene somministrato in via intramuscolare per i pazienti età superiore ai 12 anni, mentre per i soggetti di età compresa tra i 2 e i 12 anni è disponibile il vaccino spray.
Chi deve vaccinarsi
Secondo il "Ministero della Salute", il vaccino è fortemente raccomandato se sei un soggetto di età superiore ai 65 anni, se ti trovi (per lavoro o altre ragioni) a contatto con persone anziane, se sei a rischio di complicazioni legate a patologie croniche, se sei incinta o alla ricerca di una gravidanza, se svolgi un lavoro di interesse collettivo che ti porta ad avere numerosi contatti con il pubblico e se operi nel settore socio-sanitario assistenziale (medici, infermieri, personale non sanitario che lavora in cliniche, ospedali, ambulatori, ecc.). Oltre a tutte queste categorie, anche i bambini sono soggetti a cui viene fortemente raccomandato il vaccino, soprattutto se affetti da malattie e patologie sistemiche.
Si sconsiglia invece il vaccino a neonati e bambini di età inferiore ai 2 anni e ai soggetti allergici a proteine dell'uovo ed eccipienti presenti nel farmaco.
L'importanza di vaccinarsi
Se sei un soggetto a rischio, vaccinarti ti consentirà di prevenire l'insorgere di complicazioni anche gravi, riducendo i ricoveri ospedalieri fino all'80%. L'obiettivo principale della campagna vaccinale antinfluenzale è proprio quello di tutelare tutti quei soggetti potenzialmente a rischio perché suscettibili a complicanze derivanti dal contagio. Questo avviene sia proteggendo tali pazienti direttamente (con l'inoculazione del vaccino), sia interrompendo la catena di contagio, ossia somministrando il siero anche a tutte le persone che per un motivo o l'altro potrebbero far "viaggiare" il virus trasmettendolo da un soggetto all'altro.
Attualmente l'efficacia dei vaccini disponibili è di circa l'80-90 % per quanto riguarda la prevenzione della malattia nei giovani, mentre si riduce sensibilmente nella popolazione più anziana abbassandosi fino a circa il 70%.
Quando devi vaccinarti
Il periodo adatto per la vaccinazione antinfluenzale è quello compreso tra ottobre e fine novembre, perché si tratta di quello che precede la diffusione virale. Vaccinarti con molto anticipo, invece, è controproducente dal momento che la copertura interessa un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi, rischiando di non avere sufficiente protezione durante il picco (solitamente tra dicembre e febbraio).
Ogni anno le autorità sanitarie mondiali predispongono le proprie campagne di vaccinazione. In Italia puoi vaccinarti dal tuo medico di famiglia o presso i centri territoriali predisposti alla prevenzione. In alternativa puoi acquistarlo direttamente in farmacia con la somministrazione del tuo medico di base.